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Disturbi emotivi dei bambini e problemi dell’apprendimento
Spesso i bambini sono costretti a sopportare emozioni molto violente, anche a loro insaputa o contro la loro volontà, che metterebbero in difficoltà anche un adulto dotato di autocontrollo e capacità di gestire le reazioni emotive.
In alcuni particolari momenti della vita, peraltro non necessariamente negativi, quali possono essere l’inizio della scuola, la nascita di un fratellino, la morte di un famigliare, la separazione dei genitori, il trasferimento da una residenza ad un’altra e così via.
Si tratta di momenti importanti nella vita di un bambino, che possono causare Disturbi Emotivi Meda di diversa natura: disorientamento, emozioni e sensazioni contrastanti tra di loro, sensazione nuove e sconosciute alle quali un bimbo non è in grado di attribuire né un nome né un significato.
Questo non significa che i problemi di tipo emotivo possano presentarsi in un bambino anche improvvisamente, da un momento all’altro e senza una ragione apparente, provocando un comportamento anomalo che genera nei genitori interrogativi ai quali è difficile dare una risposta precisa.
Quali sono le reazioni emotive tipiche di un bambino
Ogni bambino può manifestare Disturbi Emotivi Meda di diversa natura, ed esprimere il proprio disagio interiore in maniera differente: dall’apatia, all’isolamento, ai comportamenti aggressivi.
In genere, le reazioni emotivi di un bambino possono dimostrare un attaccamento morboso nei confronti di uno dei genitori o di un’altra figura di riferimento, con un’estrema difficoltà ad allontanarsi da esso, la difficoltà nel socializzare con i coetanei e la tendenza ad isolarsi, l’incapacità di accettare regole e discipline e la tendenza ad assumere comportamento aggressivi e provocatori, scatti di rabbia e bullismo, una serie di disturbi fisici di natura psicosomatica, come la difficoltà nel prendere sonno e dormire regolarmente, mal di testa, mal di pancia e altri sintomi dolorosi.
La varietà eterogenea dei sintomi rende difficile una diagnosi rapida e sicura, molto spesso è necessario verificare attraverso numerosi test sia di carattere medico che psichiatrico l’origine di questi disturbi, e solo dopo avere escluso totalmente qualsiasi patologia fisica si può prendere in considerazione la natura emotiva del problema.
In questa fase la presenza dei genitori, dei famigliari e degli educatori è molto importante poiché può essere di aiuto per il bambino nel comprendere le sensazioni e le emozioni che prova e nel gestirle in maniera positiva.
Qualsiasi terapia finalizzata ad identificare e ridurre i disagi di origine emotiva nell’infanzia prevede infatti il coinvolgimento degli adulti che condividono abitualmente il loro tempo con il bambino oggetto dei disturbi, non solo i genitori ma anche gli educatori e gli insegnanti.
La presenza dei genitori per un bambino emotivamente instabile
In tutti i casi di Disturbi Emotivi Meda dell’infanzia, la presenza dei genitori è importantissima, in quanto spesso sono chiamati a partecipare alla strategia elaborata per aiutare il bambino a vincere le sensazioni negative e a non lasciarsi sopraffare da esse.
Talvolta genitori e famigliari non riescono a gestire situazioni simili e tendono a perdere la pazienza, cercando in qualche modo, e di solito sbagliando, di fronteggiare la situazione, non sapendo in quale altro modo comportarsi.
Con questo sistema il problema emotivo si volge continuamente su se stesso ma non si risolve, provocando al contrario maggiori difficoltà al piccolo per relazionarsi con persone adulte.
I genitori che desiderino affrontare in maniera positiva un problema comportamentale o un disturbo emotivo devono affidarsi ad uno specialista, che riesca a trasmettere loro quelle che sono le modalità di approccio migliori in relazione ad ogni diverso caso e a comprendere meglio sia i problemi dei bimbi, sia le possibili ripercussioni sulla loro vita di relazione così come nell’ambito scolastico e famigliare.
Le emozioni per un bambino che soffra di questo genere di disturbi risultano essere difficili da controllare, e la reazione negativa dei genitori di certo non è di aiuto nel superare e risolvere il problema.
Come affrontare le difficoltà emotive dei bambini
Un percorso psicologico mirato ad affrontare e risolvere le difficoltà create dai Disturbi Emotivi Meda nei bambini deve coinvolgere sia i bambini stessi che i loro genitori e famigliari, in modo da poter creare un livello di comunicazione e di comprensione efficaci.
Comprendere quali problemi siano alla base del disturbo e come correggere abitudini e comportamenti per risolverlo è il primo obiettivo da raggiungere per ritrovare il benessere dei piccoli pazienti e l’armonia all’interno della famiglia.
L’approccio psicologico è finalizzato a trasformare le difficoltà emotive all’interno del contesto famigliare in occasioni di crescita e di acquisizione di nuove potenzialità, con l’intento di contrastare e prevenire eventuali problemi che dovessero presentarsi successivamente.
I bambini sono invitati ad esprimersi liberamente, imparando a raccontare le loro sensazioni e descrivere quello che percepiscono, in modo tale da poter sviluppare gradualmente la capacità di riconoscere e gestire positivamente le emozioni.
La meta da raggiungere non si limita a fornire ai bambini gli strumenti utili per limitare o eliminare i sintomi causati dal loro disagio emotivo, ma anche di fornire loro conoscenze e strategie adatte ad ottenere e mantenere l’equilibrio psicofisico, anche in previsione di situazioni future.
I disturbi di ansia nei bambini
L’ansia e tutte le sue conseguenze non sono una prerogativa degli adulti, ma colpiscono spesso anche i più piccoli, in parte a causa della loro incapacità di comprendere e di gestire gli eventi.
L’ansia è una risposta del corpo alle situazioni di pericolo, ed è necessaria per tutelare la propria sopravvivenza, soprattutto in previsione di possibili rischi, e per fronteggiare con le dovute precauzioni i momenti difficili.
Tuttavia, se sfugge al proprio controllo provoca una sensazione di malessere e di disagio, che nei bambini, in particolare, può essere molto intenso.
La paura di sbagliare, la tendenza al perfezionismo, la competizione nella scuola e nello sport, il desiderio di ricevere continue approvazioni e rassicurazioni da parte degli adulti possono provocare situazioni ansiose che compromettono la salute e il benessere dei piccoli.
Anche una scarsa autostima può essere alla base dei Disturbi Emotivi Meda dei bambini, generando in loro la paura di un giudizio negativo o di una critica.
L’ansia nei bambini si esprime spesso con un disagio apparentemente fisico, provocando sintomi caratteristici come mal di testa, mal di pancia, disturbi del sonno e stanchezza.
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